TEO ottiene la certificazione di compostabilità TÜV
DUNAPACK, divisione di DUNA-Corradini per la progettazione e la produzione di sistemi riempitivi e protettivi per l’imballaggio, traccia la direzione dell’innovazione grazie al film TEO, che da oggi è certificato con marchio “OK Compost” da TÜV, contribuendo ad elevare gli standard di riferimento nell’intero settore.
E’ difficile immaginare il mondo moderno senza la plastica; tuttavia, la troppo frequente cattiva gestione del fine vita di questo materiale, così versatile e per molti versi miracoloso, entra in conflitto con la crescente propensione ad adottare stili di vita a basso impatto ambientale, e l’interesse da parte dei consumatori per materiali alternativi più eco-sostenibili è in continuo aumento.
Una delle soluzioni più promettenti a questo problema risiede nelle bioplastiche: polimeri biodegradabili o compostabili che, se correttamente smaltiti, non costituiscono un rifiuto ma una risorsa che si integra nel ciclo della natura.
A fine vita quindi, le bioplastiche compostabili presentano un ridotto impatto ambientale e sono una scelta sostenibile e moderna.
Compostabile o biodegradabile?
La differenza sta nel tempo: un elemento biodegradabile non è automaticamente anche compostabile.
Si definisce biodegradabile qualsiasi materiale che possa essere scomposto da batteri, luce solare e altri agenti fisici naturali, in composti chimici semplici come acqua, anidride carbonica, sali minerali e biomassa, un processo che può prevedere per ogni elemento un suo tempo, anche lungo, di degradazione (secondo la normativa europea, per essere biodegradabile un imballaggio deve decomporsi del 90% entro 6 mesi).
Si definisce invece compostabile (trasformabile in compost, un concime naturale) quel materiale che non solo è biodegradabile ma anche disintegrabile e il cui processo di decomposizione avviene in meno di 3 mesi.
La compostabilità è la capacità di un materiale organico di trasformarsi in compost. Il compostaggio a livello industriale, alimentato da rifiuti organici domestici e da rifiuti delle lavorazioni agricole e di altri settori è praticato in impianti appositi che garantiscono la corretta gestione del processo.
Per ottenere la certificazione OK COMPOST, il prodotto deve soddisfare stringenti requisiti previsti dalla norma UNI EN 13432 il più importante riferimento tecnico per i produttori di imballaggi, le autorità pubbliche, i compostatori, i certificatori e i consumatori. La UNI EN 13432 definisce le quattro caratteristiche che un materiale compostabile deve avere per essere riciclato attraverso il recupero organico; il materiale deve essere sottoposto ad accurate analisi di laboratorio e dimostrare di possedere queste 4 caratteristiche:
1. Biodegradabilità, ossia la capacità del materiale di essere convertito in anidride carbonica (CO2), sali minerali e biomassa grazie ai microrganismi ed in modo analogo a quanto accade ai rifiuti naturali.
2. Disintegrabilità, cioè la frammentazione e perdita di visibilità nel compost finale.
3. Assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio e sulla qualità del compost.
4. Metalli pesanti pressoché assenti
La certificazione “Ok Compost” per un imballaggio riempitivo è estremamente importante sia perché dà al consumatore la possibilità di orientare le sue scelte sia perché fornisce un’informazione chiara e corretta circa il corretto smaltimento del prodotto dopo il suo utilizzo.
Nonostante ricerca ed interesse dei consumatori si stiano indirizzando verso prodotti con un impatto ambientale sempre minore, utilizzare i prodotti nel miglior modo possibile lungo l’intera catena del valore, recuperarli nel fine vita promuovendo un’economia circolare, evitare gli sprechi e praticare la raccolta differenziata rimangono comportamenti necessari da adottare in ogni casa per il nostro benessere e per un senso di responsabilità verso le generazioni future.